Made in Sicilia: Dolceria Bonajuto

Made in Sicilia: Dolceria Bonajuto

L’Antica Dolceria Bonajuto è cliente di Eurofides dal 2016. Per il suo store di Modica ha scelto Cartellini in Carta Kraft, Nastro Gros Grain, Sacchetti Satin. La Dolceria pone molta attenzione nei dettagli e nella cura della confezione che diventa un segno distintivo del prodotto stesso. L’esperienza del piacere si deve compiere prima ancora di scartare. Può sembrare strano associare una piccola città del sud Italia al cioccolato. Ma Modica oggi è la culla del cibo degli dei grazie ad una lavorazione unica al mondo che si tramanda da secoli e che si traduce in un prodotto apparentemente grezzo e rugoso ma dal gusto straordinario. La famiglia di mercanti Bonajuto iniziò la sua produzione agli inizi dell’800, quando Francesco Ignazio Bonajuto decise di dedicarsi solo al cioccolato e ai dolci tipici siciliani. Da allora non si è mai fermata.

L’origine del cioccolato a Modica

Nel ‘500 la città era un’antica contea spagnola e vi arrivavano tutte le novità del Nuovo Mondo, tra cui le fave di cacao che servivano a realizzare la xocoàtl, una pregiata bevanda amara ricavata dal frutto del cacao che veniva consumata con le spezie. A questa bevanda gli spagnoli aggiunsero lo zucchero. Inoltre importarono il metate, un attrezzo in pietra necessario alla lavorazione delle fave di cacao.

Pietra Cioccolato

Cioccolato lavorato a freddo emblema del gusto

Il cioccolato Bonajuto è lavorato a bassa temperatura secondo un antico processo di origine centro americana. La temperatura di lavorazione non supera mai i 45° impedendo ai cristalli di zucchero di sciogliersi e conferendo al cioccolato una speciale consistenza ruvida. mpanatigghi Nessun altro grasso viene infatti aggiunto per modificare la consistenza del cioccolato grezzo. Questa modalità di lavorazione a freddo è sopravvissuta in tutta Europa fino alla fine dell’800 quando alcuni processi furono resi meccanici. Di conseguenza gusto e consistenza del cioccolato mutarono. Solo a Modica, la tradizionale lavorazione a freddo si è preservata fino ai nostri giorni grazie ad una straordinaria concatenazione di fattori storici, geografici e culturali. Ciò che storicamente fu un limite - la mancata industrializzazione del sud Italia - a Modica è diventato un valore aggiunto, almeno nella lavorazione del cioccolato.

Ricette della memoria e sperimentazione

“Le tavolette Bonajuto nascono dalla voglia di conservare un ricordo, quello del profumo di cioccolato che faceva mio nonno” – spiega Pierpaolo Ruta, sesta generazione di ciucculatari. “Da una parte abbiamo recuperato le ricette storiche, come il cioccolato alla cannella e alla vaniglia. Dall’altra parte abbiamo creato negli anni delle linee di cioccolato che legassero la tradizione al presente.”

È così che nel 2014 Bonajuto ha realizzato un cioccolatino all’assenza di gelsomino. Ovvero un cioccolato profumato dove il gelsomino non risulta tra gli ingredienti. Sempre nel 2014 è nata Maris, una pralina con bottarga e alga nori. Inoltre seguendo una ricetta del 1700 Bonajuto ha prodotto la cioccolata fredda in tazza, per mantenere il piacere di un grande classico italiano senza alterare gli antichi metodi di lavorazione. Ultime nate sono le tavolette “bean to bar” che vengono realizzate direttamente dalle fave e non dalla massa di cacao come spesso avviene. In sostanza il segreto del cioccolato Bonajuto è quello di non avere segreti. Tre semplici ingredienti: massa di cacao, zucchero, cannella o vaniglia abbinati ad altrettanti semplici aromi e profumi dal mondo.

Il packaging che racconta il prodotto

Antica Dolceria Bonajuto Modica Il cioccolato è un conduttore di felicità e buon umore, tutto ciò che è connesso a questo prodotto deve comunicare questi valori. Per questo Bonajuto ha sempre scelto con cura incarti e confezioni che siano capaci di raccontare e trasmettere le emozioni e la storia che il cioccolato porta con sé. La scelta di materiali e dei colori avviene in modo meticoloso per valorizzare e preservare tutta la qualità di tavolette e cioccolatini. Dalle illustrazioni di Angelo Ruta, disegni stilizzati che si ispirano agli ingredienti di ciascuna tavoletta, agli incarti per proteggere il prodotto. Nulla è lasciato al caso, tutto racconta una lunga e appassionata storia d’amore tra tradizioni, luoghi lontani e lavoro artigianale.